Considerate le limitate finanze delle famiglie che spesso non consentono l'acquisto di due auto e nel rispetto del progetto (oggi legge) di limitare la potenza dei veicoli alla cui guida si cimenti un neo patentato, il 12 giugno 2008 (con lettera raccomandata e previa autentica delle soluzioni inoltrate; nel caso specifico la soluzione l'autenticai già nel gennaio 2007), suggerii al Ministro per le Politiche Giovanili l'introduzione sulle auto di rilevatori d'impronte digitali, del costo di pochi euro, o l'inserimento di password, in grado di segnalare alla centralina dei veicoli le prestazioni che il veicolo avrebbe potuto assicurare, a seconda del soggetto che si fosse posto alla guida.
Laddove un'impronta (o una rete di vene) o una password non fosse risultata catalogata (per esempio nel caso di un conducente occasionale, o peggio di un prest'impronta) le prestazioni di guida sarebbero state tarate al minimo. Nel caso del ricorso a password, anche queste avrebbero permesso l'identificazione o la non identificazione del guidatore e, di conseguenza, la velocità massima raggiungibile stabilita per legge o per scelta per esempio da un genitore.
Trascorsi otto mesi dal mio suggerimento e oltre due anni dalla mia prima autentica, la mia soluzione sembrò trovare attuazione (come risulta, per esempio, da Panorama del 12/02/2009) in un congegno messo a punto dalla Ford, denominato My-Key, che avrebbe consentito ai genitori di regolare, tra le varie cose e con un codice, la velocità massima raggiungibile dal proprio veicolo (a seconda, quindi, del guidatore) e che sarebbe stato in dotazione sulle Ford Focus a partire dall'anno successivo all'uscita dell'articolo sul periodico citato, e, quindi, e in conclusione, tre anni dopo la mia prima autentica e un anno e mezzo dopo i miei suggerimenti al Ministro.
In definitiva un sistema in grado di assicurare un vantaggio competitivo alle case costruttrici e, dal lato dei consumatori, la conciliazione di obiettivi di sicurezza e risparmio.
Una soluzione quella di Ford che è stata candidata, tra l'altro ed unitamente ad altre 17 di altra tipologia e di altrettante aziende, al Premio per l'Innovazione 2013, indetto dalla rivista Focus con il patrocinio del Politecnico di Milano (fonte: Focus dicembre 2012).
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seguono: il link alla II pagina
dei progetti che inviai al Ministro
Meloni, dove al punto B è possibile
ravvisare la soluzione in esame;
il link al testo che autenticai,
preventivamente nella data, prima
d'inoltrarlo al Ministro; e il link
al tagliando d'invio della mia
raccomandata alla sua attenzione
 
 
 
seguono: il link all'allegato D della
documentazione che inoltrai al Ministro
per l'Attuazione del Programma, che
conteneva sempre la soluzione in esame;
e il link al tagliando che documenta
l'invio di quest'altra mia raccomandata
 
 
 
segue uno degli articoli
concernenti il congegno messo
a punto dalla Ford; si tratta in
tal caso di un articolo pubblicato
sulla rivista ufficiale dell'ACI
(l'Automobile di febb. 2009),
seguono i links più significativi
inerenti il concorso "Premio Innovazione
2013", indetto dalla rivista Focus e
patrocintato dal Politecnico di Milano
(fonte: Focus dicembre 2012)
seguono i links alla scannerizazione
e alla foto di una mia autentica del
gennaio 2007 dove, a fine documento,
figurava già descritta la soluzione in
esame, che, nell'immagine che si
aprirà, ho evidenziato per praticità
tra parentesi quadre blu, mentre le
parti non attinenti le ho omesse
 
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